Sign In

lumos-freccia-destra-gialla.png

Richiedi la tua scheda Attività sul nostro portale

DOTT. KEVIN CATTIVELLI – PSICOLOGO – BRESCIA

DOTT. KEVIN CATTIVELLI – PSICOLOGO – BRESCIA

L’approccio Costruttivista Intersoggettivo rappresenta lo sviluppo dal Cognitivismo post-razionalista di Vittorio Guidano e da alcuni dei principi della Psicoterapia dei Costrutti Personali di George Kelly.
Negli anni il modello è andato incontro a una continua rivisitazione attraverso la riflessione sulle esperienze di incontro con i pazienti e sulle difficoltà pratiche del lavoro psicoterapeutico.

Il processo terapeutico, secondo questo modello, si propone di promuovere un cambiamento accompagnando la persona nel conseguimento di un nuovo stato di equilibrio che non si limiti a una risoluzione degli aspetti sintomatici del disturbo, ma che coinvolga elementi della propria identità “sentita” e “narrata”.

I presupposti del Costruttivismo e della Fenomenologia privano il terapeuta della possibilità di utilizzare i criteri di giusto/sbagliato, vero/falso, razionale/irrazionale rispetto ai modi di pensare, sentire e agire del paziente e rendono improponibile l’idea che egli possa offrire qualsiasi significato alternativo “migliore” rispetto a quelli costruiti dalla persona.
Il fatto di non considerare il sintomo come “bersaglio” diretto del lavoro terapeutico deriva non soltanto dall’idea che un cambiamento esclusivamente sintomatico sia a rischio di non mantenersi nel tempo, ma anche che la sintomatologia – pur nella sofferenza che comporta – rappresenti il modo migliore che la persona ha trovato per mantenere il proprio equilibrio sistemico, nel far fronte a eventi percepiti (più o meno consapevolmente) come soggettivamente scompensanti.
L’obiettivo del terapeuta diviene allora, in primo luogo, quello di comprendere olisticamente l’altro nella sua complessità e particolarità: il suo modo di essere nel mondo.

A tal fine il terapeuta – evitando l’uso delle etichette diagnostiche – si propone di cogliere il “senso” della logica interna dell’altro e di costruirsi una immagine del modo in cui la persona attribuisce significato alle proprie esperienze nel presente, come effetto ricorsivo dell’insieme delle esperienze della sua storia passata.

Nella conduzione del processo terapeutico vengono alternate procedure conversazionali a procedure esperienziali e immaginative finalizzate, queste ultime, a una maggior presa di contatto del paziente con l’esperienza del “momento presente” a livello corporeo e affettivo-emotivo.

Particolare rilevanza assume la relazione terapeutica, considerata il principale strumento di cambiamento. Il terapeuta, persona cui il paziente si rivolge in un momento di particolare difficoltà, è una potenziale, importante, figura di attaccamento rispetto alla quale il paziente tenderà a riattivare le aspettative che ha nei confronti delle sue attuali figure di riferimento. Contemporaneamente, il terapeuta, deve essere consapevole del fatto che non è, e non può essere, un “osservatore neutrale” di ciò che avviene nella relazione ma che la co-determina, con la sua soggettività.

BIO

Dopo essermi laureato nel 2012, ho iniziato a lavorare come Educatore per due Cooperative bresciane, occupandomi principalmente di minori, sia all’interno del contesto scolastico sia di quello domiciliare.
La presa in carico dell’intero nucleo familiare, e della sua storia, mi ha permesso, in diversi casi, di cogliere e meglio comprendere gli aspetti clincamente significativi del minore così come quei punti di forza fondamentali per un cambiamento.

Nel 2013, durante il Tirocinio Professionalizzante, ho lavorato come Psicologo presso il C.P.S. e la C.R.A. dell’U.O. Psichiatrica dell’ASST di Mantova.
Lavorando a stretto contatto con pazienti psichiatrici, adolescenti e adulti, ho potuto fare esperienza della loro quotodianità, delle loro difficoltà e delle loro speranze, attraverso attività cliniche e di laboratorio, individuali e di gruppo.

Dal 2014 al 2015 ho lavorato come Psicoterapeuta Specializzando presso il N.O.A. (Nucleo Operativo Alcologia) dell’ASST del Garda (Bs).
Presso questo servizio, sotto la supervisione della Dott.ssa Maria Angela Abrami, ho avuto la possibilità di svolgere attività psicodiagnostica e terapeutica rivolta a persone con disturbi correlati a sostanze e al gioco d’azzardo.

Nel 2015 e 2016 ho lavorato come Psicologo presso la Comunità Psichiatrica Terapeutica per Minori “La Tuga 3” di Camisano (CR).
In un contesto multi-problematico e tormentato, in cui le distanze si accorciano e la sofferenza si respira ogni giorno ed ogni notte, la responsabilità consiste nel saper intravedere opportunità di cambiamento laddove tutto appare ormai inesorabile.
Attraverso un ascolto indulgente, che è possibile sviluppare nella condivisione della quotidianità, si possono trovare sfumature e opportunità forse troppo presto scartate ma che hanno le potenzialità per essere pazientemente coltivate.

Il mio interesse per la Psicoterapia e l’inizio dell’attività privata nascono dalla convinzione di poter lavorare con maggior qualità, costanza e dedizione in un setting diverso da quello disponibile nelle strutture sanitarie pubbliche, in cui il tempo è solitamente limitato e le urgenze burocratiche spesso prendono il sopravvento.

Dal 2016 al 2017 ho lavorato come Psicoterapeuta Specializzando presso il Centro Clinico Clarense di Chiari (BS) ed il Consultorio Familiare “Il Faro” di Palazzolo sull’Oglio (Bs).
Qui ho avuto la possibilità di iniziare l’attività di Psicoterapeuta sotto la supervisione della Dott.ssa Simona Chiari e dei docenti della Scuola di Specializzazione.

Nel 2018 ho accolto con favore la proposta di lavorare come Psicologo per i Servizi Sociali del Comune di Chiari (BS).
In questa sede le domande e i bisogni dell’utenza, molto variegata, richiedono un complesso lavoro di rete tra i vari servizi con l’obiettivo di dare risposte concrete alle difficoltà.

A cadenza mensile sono conduttore del gruppo di Auto-Mutuo Aiuto “Gli Equilibristi – Diversamente Genitori” a cui partecipano genitori che, con grande amore e determinazione, si confrontano quotidianamente con le patologie e le disabilità dei propri figli.

Contattaci

    Dichiaro di aver preso visione dell’Informativa sul trattamento dei dati personali presente al seguente link ai sensi degli artt. 13 e 14 del GDPR ed esprimo il mio consenso esplicito, libero ed informato al trattamento dei miei dati personali.