Tredesin de Marz: la Festa di Milano tra Storia, Leggenda e Tradizione

Ogni anno, il 13 marzo, Milano si tinge dei colori della primavera con il Tredesin de Marz, un’antica festa popolare che fonde storia, leggenda e tradizione. Questa celebrazione, che affonda le sue radici in epoca romana e celtica, è legata all’arrivo della bella stagione e alla conversione della città al Cristianesimo. Il cuore dell’evento è la fiera dei fiori, una manifestazione che richiama cittadini e turisti con le sue bancarelle ricche di piante, colori e profumi.

Indice

Qual è il significato del nome Tredesin de Marz? E perché la leggenda di San Barnaba è così legata a questa festa? Scopriamo insieme le origini e il valore storico di una delle tradizioni più affascinanti di Milano.

Quando si festeggia il Tredesin de Marz?

Il Tredesin de Marz si celebra ogni anno il 13 marzo, giorno che tradizionalmente segna l’inizio della primavera secondo il calendario contadino. La festa è profondamente radicata nella cultura milanese e, ancora oggi, viene attesa con entusiasmo, soprattutto per la storica fiera che porta colori e profumi nelle strade della città.

Più di una semplice ricorrenza stagionale, questa celebrazione affonda le sue radici in un passato lontano, mescolando elementi della cultura pagana con la tradizione cristiana. Ma perché proprio il 13 marzo? Il numero tredici ha un significato particolare legato a una leggenda che risale ai tempi di San Barnaba, il quale, secondo la tradizione, portò il Cristianesimo a Milano proprio in questo giorno.

Il significato del nome: perché “Tredesin de Marz”?

Il nome “Tredesin de Marz” deriva dal dialetto milanese e si traduce letteralmente in “Tredici di marzo”, la data in cui si celebra la festa. Ma il numero tredici non è solo un riferimento temporale: esso ha un profondo significato simbolico e religioso legato alla leggenda di San Barnaba e alla diffusione del Cristianesimo a Milano.

Secondo la tradizione, San Barnaba giunse a Milano il 13 marzo dell’anno 51 d.C. e trovò i cittadini ancora legati ai culti pagani. Per annunciare la nuova fede, il santo tracciò una croce su una pietra sacra, chiamata appunto “pietra del tredici”, che presentava già incise tredici linee a raggiera. Questo segno divenne un simbolo della conversione della città e diede il nome alla celebrazione, che ancora oggi viene ricordata con eventi e festeggiamenti.

La leggenda di San Barnaba e la pietra sacra

Secondo la tradizione, il Tredesin de Marz non è solo una festa legata all’arrivo della primavera, ma rappresenta anche un momento chiave nella storia della cristianizzazione di Milano. La leggenda narra che il 13 marzo del 51 d.C., San Barnaba giunse in città per diffondere il messaggio cristiano tra i milanesi, ancora legati ai culti pagani.

Durante la sua predicazione, il santo si imbatté in una pietra circolare con un foro al centro e tredici raggi incisi, utilizzata per riti pagani. Con un gesto simbolico, San Barnaba piantò una croce al centro della pietra e iniziò a diffondere il Vangelo, segnando così l’inizio della conversione di Milano al Cristianesimo.

Questa “pietra del tredici” è oggi conservata nella Chiesa di Santa Maria al Paradiso, in Corso di Porta Vigentina, e rappresenta una delle più antiche testimonianze della presenza cristiana nella città. Ancora oggi, i fedeli e i curiosi visitano la chiesa per ammirare questo simbolo di fede e tradizione.

Le Radici Storiche e Culturali

Prima dell’arrivo di San Barnaba, Milano era un importante centro di riti pagani, influenzato sia dalle antiche credenze celtiche che da quelle romane. La celebrazione del 13 marzo coincideva con festività precristiane legate all’equinozio di primavera, durante le quali venivano svolti rituali per propiziare la fertilità della terra e il ritorno della bella stagione.

La presenza della famosa pietra sacra, sulla quale erano incisi tredici raggi, suggerisce che il luogo fosse già un sito di culto pagano. Il numero tredici, infatti, è spesso associato a cicli cosmici e rituali di rinascita. Con l’arrivo di San Barnaba e la sua predicazione, questo simbolo venne reinterpretato in chiave cristiana: la pietra divenne il punto di partenza per la diffusione della nuova fede, trasformando un’antica celebrazione in una ricorrenza religiosa.

Nel corso dei secoli, il Tredesin de Marz si è radicato nella cultura milanese come un evento che segna non solo la transizione dall’inverno alla primavera, ma anche il passaggio dal paganesimo al Cristianesimo. Questa duplice eredità rende la festa una delle più affascinanti e longeve della tradizione meneghina.

La pietra del tredici: dove si trova oggi?

Uno degli elementi più iconici del Tredesin de Marz è la celebre pietra del tredici, che ancora oggi è possibile vedere nella Chiesa di Santa Maria al Paradiso, situata in Corso di Porta Vigentina, 14 a Milano.

Questa pietra circolare, con il suo caratteristico foro centrale e tredici raggi incisi, è al centro della leggenda di San Barnaba e della conversione di Milano al Cristianesimo. Si ritiene che in passato fosse utilizzata per riti pagani e, con l’arrivo della nuova fede, sia stata reinterpretata come simbolo della croce e del messaggio evangelico.

La chiesa che ospita la pietra è un piccolo gioiello architettonico che spesso passa inosservato tra le vie di Milano, ma che conserva una storia antichissima. Ancora oggi, molti visitatori, tra cui fedeli e appassionati di storia, si recano in questo luogo per osservare da vicino un reperto che testimonia il passaggio tra due epoche e due fedi.

Il Tredesin de Marz 2025

Oggi, il Tredesin de Marz è soprattutto sinonimo di festa e rinascita primaverile. Il cuore delle celebrazioni è la tradizionale fiera dei fiori, che ogni anno anima le strade di Milano con bancarelle colme di piante, fiori e prodotti artigianali.

La fiera dei fiori

Questa fiera, che si svolge nelle vicinanze della Chiesa di Santa Maria al Paradiso, trasforma il quartiere in un’esplosione di colori e profumi, attirando visitatori, appassionati di giardinaggio e semplici curiosi. Non si tratta solo di un mercato, ma di un momento simbolico che celebra la rinascita della natura, ricollegandosi alle antiche tradizioni pagane che segnavano l’arrivo della primavera.

I milanesi approfittano dell’occasione per acquistare fiori da piantare nei propri giardini e terrazzi, e l’atmosfera che si respira è quella di una festa popolare, in cui si mescolano sacro e profano, storia e modernità.

Eventi e celebrazioni nella città di Milano

Oltre alla storica fiera dei fiori, il Tredesin de Marz è accompagnato da una serie di eventi e celebrazioni che coinvolgono diverse zone di Milano. Nel corso degli anni, la festa si è arricchita di mercatini artigianali, spettacoli, rievocazioni storiche e iniziative culturali che contribuiscono a mantenere viva questa antica tradizione.

Uno dei momenti più sentiti è la benedizione dei fiori e delle piante, che avviene davanti alla Chiesa di Santa Maria al Paradiso, il luogo simbolo della ricorrenza. Qui, i fedeli si radunano per un breve rito religioso che richiama la leggenda di San Barnaba e il significato spirituale della festa.

Negli ultimi anni, alcuni quartieri della città hanno iniziato a ospitare eventi a tema, come mostre dedicate alla storia della festa, laboratori per bambini e percorsi guidati per scoprire gli angoli meno noti di Milano legati alla sua tradizione religiosa e culturale. In questo modo, il Tredesin de Marz continua a essere una celebrazione amata dai milanesi, che mescola sacralità e folklore in un’unica, suggestiva giornata.

Il Tredesin de Marz è avvolto da diverse leggende, alcune delle quali si intrecciano con la storia di San Barnaba, altre invece affondano le radici nei culti pagani preesistenti.

Una delle storie più affascinanti riguarda il significato della pietra del tredici. Alcuni studiosi ritengono che fosse utilizzata dagli antichi Celti per riti legati al sole e al rinnovamento della natura. Il numero tredici, infatti, aveva un valore simbolico nelle antiche credenze, poiché segnava il passaggio dai dodici mesi dell’anno al nuovo ciclo naturale. La leggenda narra che la pietra fosse già considerata sacra dai druidi, e che il foro centrale servisse per osservare il passaggio del sole in determinati periodi dell’anno.

Altri racconti popolari sostengono che la pietra avesse poteri mistici e protettivi, e che chi la toccava il 13 marzo potesse ricevere benedizioni e fortuna. Ancora oggi, la tradizione vuole che passare accanto alla chiesa di Santa Maria al Paradiso durante il Tredesin de Marz porti prosperità per tutto l’anno.

Queste narrazioni, tra storia e leggenda, contribuiscono a rendere il Tredesin de Marz una festa unica nel suo genere, capace di unire sacro e profano in un’atmosfera suggestiva.

Come la festa si è evoluta nei secoli

Nel corso del tempo, il Tredesin de Marz ha subito numerose trasformazioni, adattandosi ai cambiamenti culturali e sociali di Milano. Se nei primi secoli la festa aveva un carattere fortemente religioso, con celebrazioni legate alla predicazione di San Barnaba, col passare del tempo ha assunto un ruolo più popolare e folkloristico.

Durante il Medioevo, la ricorrenza era considerata un momento di festa cittadina, in cui i milanesi si riunivano per onorare l’arrivo della primavera e acquistare fiori e piante. La presenza della pietra del tredici e la sua connessione con il Cristianesimo hanno mantenuto vivo l’interesse religioso, ma l’aspetto più mondano della festa ha iniziato a prevalere.

Nel corso dell’Ottocento e del Novecento, il Tredesin de Marz divenne un appuntamento molto atteso dai fiorai e dagli artigiani locali, che esponevano le proprie creazioni nelle strade di Porta Vigentina. Tuttavia, con la modernizzazione della città e il cambiamento delle abitudini della popolazione, l’importanza dell’evento è andata riducendosi.

Oggi, la festa sopravvive soprattutto grazie alla sua storica fiera dei fiori e ad alcune iniziative culturali che ne mantengono viva la memoria. Pur non avendo più la rilevanza di un tempo, il Tredesin de Marz rimane un simbolo della tradizione meneghina, un appuntamento che richiama il legame tra passato e presente e che ogni anno riporta l’attenzione sulla storia e sulle radici della città.

Altri eventi primaverili a Milano

Il Tredesin de Marz è una delle prime celebrazioni che segnano l’arrivo della primavera a Milano, ma non è l’unico evento che la città dedica a questa stagione. Con l’arrivo delle belle giornate, Milano si anima con fiere, mercatini e manifestazioni che celebrano la rinascita della natura e la cultura cittadina.

Tra gli eventi più attesi troviamo il Fuorisalone, la manifestazione che accompagna la Milano Design Week, trasformando la città in un’esposizione a cielo aperto con installazioni, mostre e appuntamenti culturali. Un altro evento legato alla natura è il Floralia, il famoso mercato dei fiori che si tiene in Piazza San Marco, dove si possono acquistare piante rare, prodotti biologici e artigianato.

Anche il Mercato dei Fiori della Cascina Cuccagna è un appuntamento molto amato dai milanesi, così come la Festa di Primavera che si tiene in alcuni quartieri storici della città, tra cui Brera e Porta Venezia, con eventi dedicati al giardinaggio urbano e al benessere all’aria aperta.

Pur essendo meno conosciuto di questi eventi più recenti, il Tredesin de Marz rimane una delle tradizioni più longeve e affascinanti della città, un appuntamento che mescola storia, leggenda e cultura popolare, mantenendo vivo il legame con il passato.

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