Nell’articolo vedremo cosa rende Cavernago “il paese dei castelli” e perché vale la pena inserirlo nel proprio itinerario, anche per una gita in giornata.
21 Novembre 2025
Nell’articolo vedremo cosa rende Cavernago “il paese dei castelli” e perché vale la pena inserirlo nel proprio itinerario, anche per una gita in giornata.

Chi cerca una meta in Lombardia che unisca storia, architettura e un’esperienza culturale accessibile spesso si ritrova a visitare i soliti luoghi. I borghi più noti attirano la maggior parte dei turisti, mentre località meno pubblicizzate finiscono per essere trascurate, pur offrendo un patrimonio altrettanto ricco.
Tra questi luoghi poco conosciuti c’è Cavernago, un comune della provincia di Bergamo che custodisce due castelli diversi per stile e funzione. Non si tratta solo di una visita, ma di un percorso che attraversa secoli di storia, tra battaglie, strategie militari e trasformazioni familiari.
Le prime notizie documentate su Cavernago risalgono al XIII secolo. Il borgo si sviluppò in un’area di passaggio tra Bergamo e la pianura, lungo vie utilizzate per scambi agricoli e movimenti militari. La sua posizione, pur marginale rispetto ai grandi centri, favorì la costruzione di strutture difensive e residenziali, tra cui il primo nucleo del castello che oggi conosciamo come Castello di Cavernago.
Nel XV secolo, l’arrivo di Bartolomeo Colleoni segnò una svolta. Il condottiero acquistò il vicino Castello di Malpaga e trasformò il territorio in un centro di potere. Cavernago divenne parte delle sue strategie politiche e familiari. Le due fortificazioni iniziarono a distinguersi per funzione: una orientata alla difesa e alla rappresentanza, l’altra all’uso residenziale.
Con il passare dei secoli, Cavernago mantenne una struttura urbana legata alle sue origini. I castelli, pur modificati nel tempo, conservarono il ruolo di riferimento per la comunità. Anche nei periodi di trasformazione agricola e industriale del territorio bergamasco, il paese restò legato alla sua identità storica.
Nonostante le sue piccole dimensioni, con poco più di 3000 abitanti, Cavarengo custodisce un patrimonio storico, artistico e naturalistico unico, che lo rende una meta perfetta per una gita fuori porta o un weekend all’insegna della bellezza.
Il Castello di Malpaga si trova nella frazione omonima di Cavernago, in una zona della pianura bergamasca vicina al fiume Serio. Fu acquistato nel 1456 da Bartolomeo Colleoni per 100 ducati d’oro. In origine costruito con funzione militare, il castello fu trasformato dal condottiero in residenza fortificata, con ambienti destinati a incontri diplomatici, banchetti e momenti pubblici.
La struttura è a pianta quadrata, circondata da mura merlate e da un fossato. L’accesso principale conduce al cortile interno, fulcro della vita del castello. Le sale si sviluppano su due piani e conservano importanti affreschi che rappresentano episodi reali, come la visita del re Cristiano I di Danimarca nel 1474. Gli affreschi, attribuiti alla scuola di Girolamo Romanino, offrono uno spaccato della società dell’epoca: tornei cavallereschi, banchetti di corte, scene di vita politica e militare.
Il Castello di Malpaga è aperto da marzo a novembre, con visite guidate disponibili nei fine settimana, solitamente il sabato pomeriggio e la domenica per tutta la giornata.
| lunedì | 15:30–19 |
| martedì | 15:30–19 |
| mercoledì | 15:30–19 |
| giovedì | 15:30–19 |
| venerdì | 15:30–19 |
| sabato | 10–19 |
| domenica | 10–19 |
Durante la visita è possibile esplorare:
il cortile d’onore, fulcro della vita del castello;
le sale affrescate, dove vengono illustrate vicende storiche legate a Bartolomeo Colleoni;
la camera del trono e altri ambienti rappresentativi, tutti collegati alla funzione pubblica della residenza;
i camminamenti sulle mura, da cui si osserva la struttura difensiva originale;
eventuali installazioni temporanee o mostre legate alla storia locale o alla didattica.
Il castello ospita anche rievocazioni storiche, laboratori per scuole, attività per bambini e cene medievali. Per gli aggiornamenti su eventi, costi e orari, si consiglia di consultare il sito ufficiale: castellomalpaga.it.
Il Castello di Cavernago, noto anche come Castello Martinengo Colleoni, si trova nel centro dell’abitato. Le sue origini risalgono al XIII secolo, ma la struttura attuale è frutto di una ricostruzione avvenuta tra il 1597 e il 1610 per volontà di Francesco Martinengo Colleoni, discendente di Bartolomeo Colleoni. L’edificio fu trasformato in una residenza nobiliare con elementi rinascimentali e barocchi.
Il castello ha una pianta quadrata con quattro torri angolari e un cortile interno a doppio loggiato, che richiama la tipologia delle ville padronali lombarde dell’epoca. Gli ambienti interni sono decorati con affreschi che rappresentano episodi religiosi, scene allegoriche e motivi architettonici. Alcuni soffitti presentano anche decorazioni a stucco, tipiche della seconda metà del Cinquecento.
Il Castello di Cavernago è di proprietà privata e non è visitabile in modo continuativo. Tuttavia, grazie alla collaborazione con la Pro Loco Due Castelli e ad alcune iniziative culturali, il castello apre al pubblico in occasioni speciali, come le giornate FAI, le settimane dei beni culturali o eventi locali.
Durante queste aperture è possibile accedere:
al cortile interno con loggiati, cuore architettonico del complesso;
a una selezione di sale affrescate, che conservano decorazioni originali del periodo barocco;
a spazi solitamente chiusi al pubblico, aperti solo in casi eccezionali.
Le date di apertura vengono pubblicate attraverso i canali del Comune di Cavernago e della Pro Loco. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a [email protected].
Situata nel centro del paese, la chiesa di San Marco risale al XVI secolo. In origine era una cappella privata della famiglia Martinengo Colleoni, successivamente ampliata per diventare la parrocchiale del borgo. La struttura conserva decorazioni pittoriche e architettoniche che documentano le trasformazioni avvenute nel tempo.
Questo edificio religioso, risalente al XV secolo, è stato restaurato di recente. Si trova in posizione più appartata rispetto al centro ed è un esempio di architettura sacra minore, con interni semplici ma arricchiti da elementi di valore storico e artistico.
L’Oratorio dei Morti, piccolo edificio legato al culto dei defunti, ospita la prima opera nota del pittore Vincenzo Angelo Orelli, realizzata nel 1772. Si tratta di un dipinto che raffigura motivi religiosi in stile settecentesco lombardo. L’oratorio è visitabile solo in occasioni particolari o su richiesta.
Cavernago si trova in provincia di Bergamo, a circa 15 km a sud-est del capoluogo, nella pianura lombarda. Il paese è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.
In auto
Chi arriva in auto può utilizzare l’Autostrada A4 Milano-Venezia. L’uscita più vicina è Seriate, distante circa 7 km dal centro di Cavernago. Dall’uscita si prosegue lungo la SP96 in direzione Ghisalba, seguendo poi le indicazioni per Cavernago o Malpaga.
Per chi proviene da Brescia o Milano, l’autostrada consente tempi di percorrenza contenuti: circa 30 minuti da Brescia e 50 minuti da Milano, traffico permettendo.
In treno e autobus
Cavernago non ha una stazione ferroviaria. La stazione più vicina è Bergamo, ben collegata con Milano, Brescia e Lecco. Dalla stazione di Bergamo si può proseguire in autobus con le linee extraurbane dirette verso Calcinate o Ghisalba, alcune delle quali fermano a Cavernago o nelle immediate vicinanze.