Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi
Se stai cercando un luogo dove scoprire le meraviglie della natura e vivere un’esperienza unica, il Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi è la tappa perfetta del tuo viaggio a Bergamo Alta. Fondato nel 1918, questo museo è una vera istituzione, che combina ricerca scientifica, conservazione e divulgazione, offrendo ai visitatori uno sguardo approfondito sul mondo naturale.
Con i suoi oltre 4.000 metri quadrati di esposizioni, il museo è uno scrigno di tesori naturalistici, frutto di donazioni e di un’intensa attività di ricerca condotta a livello nazionale e internazionale. Ogni sala racconta una storia, trasportandoti in un viaggio tra scienza, storia e curiosità.
Collezioni
Entrare nel Museo Enrico Caffi significa immergersi in un universo di conoscenza e scoperte. Le collezioni sono suddivise in aree tematiche che abbracciano la mineralogia, la paleontologia, la zoologia e persino l’etnografia, offrendo una panoramica completa sulla diversità del nostro pianeta.
- Mineralogia e Geologia: Questa sezione espone una vasta gamma di esemplari, con un’attenzione particolare ai tesori delle Alpi. Ogni campione racconta una storia antica, forgiata dalla Terra milioni di anni fa.
- Paleontologia: Uno degli highlight più amati dai visitatori è l’imponente scheletro di un Allosaurus, un dinosauro che domina la sala con la sua presenza. Accanto a lui, potrai ammirare fossili di animali e piante che svelano l’evoluzione della vita sulla Terra.
- Zoologia: Ti affascina il mondo degli animali? Il museo ospita una collezione che ricostruisce habitat naturali e presenta specie provenienti da ogni angolo del globo. Un’occasione unica per scoprire la biodiversità in tutte le sue forme.
- Etnografia: Questa sezione racconta il rapporto tra l’uomo e la natura attraverso oggetti provenienti da culture lontane, sottolineando l’importanza dell’interazione sostenibile tra uomo e ambiente.
Il museo offre anche l’opportunità di esplorare reperti originali e riproduzioni fedeli. Ideale per famiglie con bambini, queste attività ludiche trasformano la visita in un’esperienza indimenticabile.
Che tu sia un appassionato di scienza, un genitore in cerca di un’attività educativa per i tuoi figli, o semplicemente un curioso esploratore, il Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi ti conquisterà. Visita ora il sito ufficiale per maggiori informazioni.
Consigli pratici:
- Pianifica la visita: Dedica almeno due ore per esplorare tutte le sale.
- Partecipa alle attività: Controlla il calendario per eventi e laboratori dedicati a grandi e piccoli.
Se sei un appassionato di cultura, scopri anche i teatri a Bergamo.
Civico museo archeologico di Bergamo
In Piazza Cittadella, il Civico Museo Archeologico si distingue come uno dei luoghi più affascinanti per chi desidera esplorare le radici storiche di questa città e del suo territorio. Non è solo un’esposizione di reperti, ma un viaggio attraverso le epoche che racconta l’evoluzione sociale, culturale e politica di Bergamo.
Cosa vedere all’interno del museo
Il percorso del Civico Museo Archeologico si articola in diverse sezioni, ognuna delle quali illumina un periodo storico specifico.
- Sezione Preistorica: Vuoi scoprire come vivevano i primi abitanti del territorio bergamasco? Questa sezione ospita strumenti in pietra, ceramiche e oggetti di uso quotidiano che raccontano le prime fasi della vita umana.
- Sezione Egizia: L’antica civiltà egizia, con il suo fascino eterno, è rappresentata attraverso oggetti rituali, amuleti e frammenti.
- Sezione Romana: L’epoca romana prende vita con iscrizioni, monete, vasi e frammenti architettonici che narrano la storia di Bergomum, l’antico nome romano della città.
- Sezione Paleocristiana e Longobarda: Queste sezioni evidenziano la transizione dalla cultura romana a quella cristiana e le influenze delle popolazioni barbariche. Spade in ferro, croci e monili bronzei ti aspettano.
Il Civico Museo Archeologico di Bergamo non è un semplice deposito di reperti: è una vera e propria “memoria parlante” del percorso storico della città. Ogni oggetto, dal più piccolo frammento al più grande reperto, è inserito in un contesto che lo rende significativo per il visitatore. L’obiettivo non è solo quello di mostrare il passato, ma di raccontarlo, rendendo l’esperienza educativa e coinvolgente. Per informazioni sugli orari di apertura e prezzi visita il sito ufficiale.
Museo Cividini nell’Antica Zecca di Bergamo
L’antica Zecca duecentesca si è trasformata in un luogo unico dove passato e presente dialogano attraverso l’arte. Il Museo Cividini, originariamente gipsoteca e studio dello scultore Pierantonio Volpini, è oggi una vera officina della scultura, grazie a un progetto innovativo che celebra la tradizione e l’arte contemporanea.
Cosa vedere all’interno del museo
Il Museo Cividini è uno spazio dinamico che ospita una collezione permanente, mostre tematiche e attività didattiche. Riassumendo:
- Collezione Permanente di Sculture: Una selezione di opere di grandi artisti del ‘900 come Lucio Fontana, Giacomo Manzù, Arnaldo Pomodoro, Joseph Beuys, Emilio Scanavino, Damien Hirst, Alik Cavaliere, e molti altri. 2. Libri d’Artista
- Un’intera sezione è dedicata ai libri d’artista, pezzi unici o a tiratura limitata prodotti dalla storica casa editrice El Bagatt.
- La sezione didattica è il cuore pulsante del museo. Qui, i visitatori possono sperimentare in prima persona il processo creativo della scultura, dalla modellazione alla fusione. Il laboratorio-studio è a disposizione di chiunque voglia partecipare a corsi e dimostrazioni pratiche, rendendo il museo un luogo di apprendimento attivo e coinvolgente.
Contatta direttamente la struttura per maggiori informazioni.
Palazzo Moroni
Ultimo ma non per importanza, il Palazzo Moroni è una delle dimore storiche più affascinanti e ben conservate della città. Dal 1646, questa residenza è stata di proprietà della famiglia Moroni, che ne ha mantenuto intatto l’impianto originario, dagli eleganti interni al piano nobile fino ai giardini panoramici.
Gli interni
Appena varcato il portone d’ingresso, lo Scalone monumentale conduce al piano nobile. Qui si trovano sale e saloni decorati con affreschi e arredamenti d’epoca, che vanno dal Seicento all’Ottocento.
In particolare, possiamo osservare la collezione Moroni: la dimora ospita una prestigiosa raccolta d’arte che include i celebri ritratti di Gian Gerolamo Grumelli, conosciuto come Il Cavaliere in Rosa, e di Isotta Brembati, opere iconiche del pittore Giovanni Battista Moroni.
Giardini pensili
Dal Seicento, Palazzo Moroni si affaccia su un complesso di giardini all’italiana, una meraviglia verde che si sviluppa sui terrazzamenti del Colle di Sant’Eufemia. I giardini sono articolati in una balconata e tre livelli di terrazzamenti, che offrono una vista mozzafiato sulla città e sui dintorni.
L’Ortaglia
Oltre i giardini si estende l’ortaglia, una vasta area agricola di circa due ettari che aggiunge un elemento unico a Palazzo Moroni. Annessa alla proprietà nell’Ottocento grazie ai fratelli Pietro e Alessandro Moroni, l’ortaglia rappresenta un legame diretto con le tradizioni agricole della famiglia.
Qui si trovano ancora oggi viti su pergola, alberi da frutto e un roccolo, un circolo di alberi intrecciati che un tempo serviva per catturare uccelli vivi.
Palazzo Moroni è molto più di una dimora storica: è un luogo dove arte, architettura e natura si fondono per creare un’esperienza unica.
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