Laghetti alpini in Lombardia: quali sono i più belli da vedere

Nell’articolo vedremo una selezione di laghetti alpini per aiutarti a scegliere quale visitare durante la tua prossima escursione.

Indice

I laghetti alpini della Lombardia rappresentano una meta perfetta per chi ama le passeggiate nella natura. Situati a quote medio-alte, spesso sopra i 1.500 metri, si trovano immersi in contesti montani dove boschi, pascoli e pareti rocciose creano un ambiente adatto a chi cerca un’escursione lontana dal traffico urbano. Molti di questi specchi d’acqua si raggiungono con sentieri accessibili, anche da famiglie con bambini, mentre altri richiedono un maggiore impegno fisico.

Cosa sono i laghi alpini e come si sono formati in Lombardia

I laghi alpini sono specchi d’acqua situati in montagna, a quote generalmente superiori ai 1.000 metri. In Lombardia, la maggior parte si trova nelle Alpi Orobie, Retiche e Lepontine. Si formano in ambienti isolati, lontani da strade e centri abitati, dove la natura conserva ancora un ritmo lento.

La loro origine è legata alle glaciazioni del Quaternario. Durante quei periodi, i ghiacciai hanno modellato le vallate, scavando conche profonde tra le rocce. Quando il ghiaccio si è ritirato, queste depressioni si sono riempite con acqua piovana, sorgenti o neve sciolta, dando origine ai laghi.

Esistono anche laghi alpini artificiali, nati nel corso del Novecento con la costruzione di dighe. Questi bacini, come quelli di Cancano o del Gleno, sono oggi parte integrante del paesaggio montano e vengono utilizzati anche per la produzione idroelettrica.

Dal punto di vista naturalistico, i laghetti alpini sono ambienti preziosi. Offrono microclimi unici, ospitano specie rare di flora e fauna, e conservano segni evidenti dei processi geologici che hanno plasmato le Alpi lombarde.

Per chi cammina, rappresentano un obiettivo ideale: spesso si trovano lungo sentieri ben segnalati, adatti sia a famiglie che a escursionisti esperti.

I principali laghetti alpini in Lombardia

La Lombardia ospita numerosi laghetti alpini facilmente raggiungibili con escursioni di durata variabile. Questi bacini, spesso formatisi in conche glaciali o in seguito alla costruzione di dighe, rappresentano una meta frequente per chi desidera camminare in ambienti montani, lontano dai grandi flussi turistici. Alcuni si trovano lungo sentieri adatti a tutti, altri richiedono più ore di cammino e un buon allenamento.

Nei prossimi paragrafi vedremo alcuni dei laghetti alpini più interessanti della regione, con informazioni utili su posizione, caratteristiche e possibilità di visita.

Lago Palù

Il Lago Palù si trova in Valmalenco, in provincia di Sondrio, a circa 2.000 metri di altitudine. È uno dei laghi alpini naturali più grandi della Lombardia e si raggiunge con facilità da Chiesa in Valmalenco, anche grazie alla funivia per Alpe Palù.

Il lago si estende in una conca circondata da boschi di larici e pascoli alpini. L’accesso più semplice è su un sentiero adatto anche a famiglie e camminatori non esperti. Nei mesi estivi, l’area è meta di escursionisti, ciclisti e fotografi.

È possibile compiere l’intero giro del lago, un percorso facile e pianeggiante che permette di osservare le forme del paesaggio glaciale e la ricca biodiversità del territorio. In inverno, la zona si trasforma in un punto di riferimento per lo sci di fondo e le ciaspolate.

Lago di Aviolo

Il Lago di Aviolo si trova nel Parco dell’Adamello, in provincia di Brescia, a circa 1.930 metri di altitudine. È un lago di origine glaciale, collocato in una conca naturale ai piedi della Croce di Salven, in una zona ricca di sentieri e habitat alpini.

Per raggiungerlo si parte da Edolo, risalendo la Val Paghera fino al parcheggio del rifugio di partenza. Da lì, un sentiero ben segnalato permette di arrivare al lago in circa un’ora e mezza di cammino, con un dislivello moderato.

Il percorso attraversa boschi di conifere e radure, fino a raggiungere il lago, che si presenta come uno specchio d’acqua limpido incorniciato da cime rocciose. La zona è ideale per una sosta panoramica o un pic-nic all’aperto. A breve distanza si trova anche il Rifugio Aviolo, ottimo punto di appoggio per escursioni più lunghe.

Lago del Barbellino

Il Lago del Barbellino si trova in Val Seriana, all’interno delle Alpi Orobie, a una quota di circa 1.862 metri. È un lago artificiale, formato da una diga costruita nel 1931 per scopi idroelettrici. Nonostante la sua origine, il bacino è perfettamente integrato nel paesaggio e rappresenta una delle mete escursionistiche più frequentate della zona.

L’accesso principale parte da Valbondione e segue un sentiero escursionistico che passa per le Cascate del Serio, tra le più alte d’Europa. Il percorso richiede circa 2 ore e mezza di cammino, con un dislivello di oltre 900 metri, ed è consigliato a chi ha un minimo di allenamento.

Il lago è incorniciato da cime rocciose e ghiaioni, e in estate l’area si presta a camminate panoramiche, osservazione faunistica e soste nei pressi del Rifugio Curò, poco distante. L’ambiente è tipicamente alpino, con presenza di stambecchi, aquile reali e vegetazione pioniera.

Lago di Gera (Campo Moro)

Il Lago di Gera, spesso chiamato anche Campo Gera, è un lago artificiale situato in Valmalenco, sopra l’abitato di Lanzada, a una quota di circa 2.100 metri. È collegato al vicino Lago di Campo Moro, con cui condivide la vallata e parte della rete idroelettrica della zona.

Il bacino è stato creato con una diga a gravità negli anni ’60 ed è oggi circondato da sentieri escursionistici che attraversano ambienti glaciali e rocciosi. Il punto di partenza più comune è Campo Moro, raggiungibile in auto, da cui partono diversi percorsi, tra cui quello per il Rifugio Bignami.

Il sentiero che costeggia il lago offre ampie vedute sulle vette del Bernina, oltre a scorci su ghiacciai, ruscelli e morfologie glaciali. Il cammino è adatto a escursionisti mediamente esperti, con tratti in salita ma sempre ben tracciati.

Lago del Gleno

Il Lago del Gleno si trova nella parte alta della Val di Scalve, in provincia di Bergamo, a circa 1.500 metri di altitudine. È un lago artificiale, nato in seguito alla costruzione della diga del Gleno nel 1923, la cui tragica rottura pochi mesi dopo causò uno dei disastri idraulici più gravi della storia italiana.

Oggi, ciò che resta della diga è diventato un sito storico visitabile, immerso in un ambiente montano suggestivo. Il lago che si è formato successivamente, in modo naturale, si è stabilizzato nel tempo ed è alimentato da piccoli affluenti e dallo scioglimento delle nevi.

Il sentiero parte da Bueggio, una frazione del comune di Vilminore di Scalve, e richiede circa un’ora e mezza di cammino con pendenza costante. Il percorso è ben segnalato, adatto anche a escursionisti non esperti, e attraversa boschi, pascoli e tratti panoramici.

Lago Azzurro

Il Lago Azzurro si trova nel comune di Campodolcino, in Valchiavenna, a circa 1.850 metri di altitudine. È un lago naturale di piccole dimensioni, noto per il colore dell’acqua che, nelle giornate limpide, assume sfumature turchesi dovute alla presenza di minerali e alla rifrazione della luce.

Il sentiero per raggiungerlo parte dalla zona Motta ed è piuttosto breve: in circa 30 minuti di cammino si arriva al lago, passando attraverso prati alpini e boschi radi. Il tracciato è semplice, adatto anche a famiglie con bambini.

Il Lago Azzurro è spesso scelto come meta per una passeggiata breve, ideale per chi vuole godersi un paesaggio tranquillo senza affrontare escursioni impegnative. Nei dintorni è facile avvistare marmotte e rapaci, mentre in estate l’area si presta a pic-nic e brevi soste.

Laghi di Cancano

I Laghi di Cancano si trovano nella Valle di Fraele, nel comune di Valdidentro, in Alta Valtellina, a circa 1.900 metri di altitudine. Si tratta di due laghi artificiali: Cancano I e Cancano II, realizzati per la produzione di energia idroelettrica e alimentati dalle acque del fiume Adda.

La zona è accessibile in auto fino alle Torri di Fraele, da cui si prosegue a piedi, in bici o anche con navette nei mesi estivi. I percorsi che costeggiano i laghi sono pianeggianti, ideali per passeggiate facili, ciclismo e trekking leggeri.

Il paesaggio è dominato da ampie distese d’acqua, boschi di conifere e cime rocciose, con diversi punti panoramici e aree attrezzate. L’intero giro dei laghi è lungo circa 20 km, ma si può anche percorrerne solo un tratto.

I Laghi di Cancano rappresentano una meta molto frequentata in estate per la loro accessibilità, ma anche per la possibilità di combinare natura, sport e storia: nei pressi si trovano resti militari della Prima Guerra Mondiale e panorami sulla valle del Braulio.

Lago Venerocolo

Il Lago Venerocolo è situato nel cuore del Parco dell’Adamello, in provincia di Brescia, a circa 2.300 metri di altitudine. Si tratta di un lago alpino naturale tra i più alti della Lombardia, incastonato in un ambiente di alta montagna dominato da rocce, nevai e torbiere.

Il punto di partenza principale è Malga Premassone, da dove si imbocca il sentiero per il Rifugio Gnutti, situato poco sopra il lago. Il percorso richiede circa 2 ore e mezza di salita, con un dislivello importante e passaggi su terreno roccioso.

L’area è caratterizzata da morfologie glaciali ben visibili, con scorci sul vicino Ghiacciaio dell’Adamello. Il Lago Venerocolo è una meta per escursionisti esperti o allenati, ma regala un ambiente unico, spesso poco frequentato.

Lago di Piano

Il Lago di Piano si trova tra il Lago di Como e il Lago di Lugano, all’interno della Riserva Naturale Lago di Piano, nel comune di Carlazzo, a circa 270 metri di altitudine. Anche se non si tratta di un lago d’alta quota, viene spesso incluso tra i laghi alpini lombardi per la sua posizione in una conca montana prealpina.

Il lago ha origine naturale ed è alimentato da sorgenti sotterranee e da piccoli immissari. La riserva che lo circonda protegge un ambiente ricco di biodiversità, tra zone umide, boschi igrofili e prati stabili.

Intorno al lago si sviluppa un percorso ad anello pianeggiante, lungo circa 4 chilometri, adatto a tutti e dotato di pannelli informativi, aree sosta e punti panoramici. 

La zona è facilmente accessibile anche con i mezzi pubblici, ed è spesso frequentata da famiglie e visitatori giornalieri che cercano un’escursione leggera a contatto con la natura.

Lago di Ganna

Il Lago di Ganna si trova in Valganna, nella provincia di Varese, a circa 390 metri di altitudine. È un piccolo lago naturale di origine glaciale, situato all’interno della Riserva Naturale Orientata Palude Brabbia e Ganna, un’area protetta che tutela uno dei più importanti ambienti umidi della Lombardia settentrionale.

Il lago è circondato da canneti, boschi igrofili e zone palustri, ed è alimentato da acque sorgive. Non è balneabile, ma rappresenta un importante habitat per numerose specie di uccelli acquatici, anfibi e insetti impollinatori.

Un sentiero ad anello permette di esplorare l’area intorno al lago con facilità. È adatto a passeggiate brevi e pianeggianti, ideali anche per famiglie e scolaresche. Lungo il percorso si trovano pannelli didattici, punti di osservazione e aree sosta.

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