Quali sono i 10 siti UNESCO in Lombardia?

Nell’articolo vedremo quali sono i principali siti UNESCO in Lombardia, dove si trovano, perché sono così importanti e come visitarli. Un viaggio tra arte, natura, spiritualità e archeologia, perfetto per chi ama esplorare il patrimonio culturale italiano e conoscere le sue radici più profonde. Che tu sia un viaggiatore curioso, uno studente o un appassionato di storia, troverai sicuramente ispirazione per la tua prossima gita fuori porta.

Indice

Hai mai pensato a quanti siti UNESCO puoi visitare senza uscire dalla Lombardia? Spesso si pensa che i grandi patrimoni dell’umanità siano lontani o difficili da raggiungere, ma in realtà la nostra regione custodisce alcuni dei luoghi più straordinari del mondo, riconosciuti a livello internazionale per il loro valore storico, culturale e paesaggistico. 

Dalla Valle Camonica, con le sue incisioni rupestri preistoriche, fino ai raffinati strumenti musicali della liuteria cremonese, la Lombardia è una miniera di meraviglie tutte da scoprire.

Siti UNESCO della Lombardia

Non tutti sanno che la Lombardia è tra le regioni italiane con il maggior numero di siti riconosciuti dall’UNESCO. Si tratta di luoghi che custodiscono un patrimonio culturale, artistico, storico o naturale di valore universale, tanto da essere tutelati e valorizzati a livello internazionale.

In questa sezione andremo a scoprire, uno per uno, quali sono i siti UNESCO in Lombardia, cosa li rende unici e dove si trovano esattamente.

Arte rupestre della Valle Camonica

Arte rupestre della Valle Camonica

La Valle Camonica, in provincia di Brescia, è uno dei luoghi più affascinanti per chi desidera immergersi nella preistoria. Con oltre 140.000 incisioni rupestri, è il primo sito italiano ad essere stato riconosciuto dall’UNESCO nel 1979. Le incisioni, distribuite in un’area di circa 70 km tra il Lago d’Iseo e il Passo del Tonale, raccontano la vita, i riti e le credenze delle popolazioni che hanno abitato queste valli fin dal Paleolitico superiore.

Il cuore di questo immenso patrimonio è il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, situato nel comune di Capo di Ponte. Qui è possibile ammirare scene di caccia, figure antropomorfe, simboli religiosi e rappresentazioni di armi e utensili: una vera e propria enciclopedia scolpita nella roccia, che copre un arco di tempo di oltre 8.000 anni.

Chiuso il lunedì, salvo giorni festivi. È consigliata la visita nella bella stagione, quando la luce naturale esalta i dettagli delle incisioni.

Da non perdere: oltre a Naquane, meritano una visita anche il Parco Archeologico di Seradina-Bedolina, il Parco di Cemmo e quello di Massi di Cemmo, tutti nelle vicinanze di Capo di Ponte. Per un’esperienza più coinvolgente, è possibile prenotare visite guidate e laboratori didattici, ideali anche per famiglie e scuole.

Villaggio operaio di Crespi d’Adda

Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda è uno degli esempi meglio conservati di città industriale del XIX secolo in Europa. Situato nel comune di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, il villaggio fu fondato nel 1878 da Cristoforo Benigno Crespi, un illuminato imprenditore tessile che voleva creare una comunità modello per i propri operai, ispirata ai princìpi del paternalismo industriale.

Al centro si trovava il grande opificio tessile, mentre intorno sorsero abitazioni per le famiglie degli operai, la scuola, la chiesa, l’ospedale, il dopolavoro, il cimitero e perfino una villa padronale per la famiglia Crespi. Ogni casa era dotata di orto e giardino, e la distribuzione degli edifici rifletteva una visione armoniosa e ordinata della società industriale.

Il villaggio è visitabile tutti i giorni dall’esterno, essendo ancora oggi abitato. Tuttavia, per accedere a visite guidate all’interno delle strutture storiche (come la fabbrica, i bagni pubblici o il mausoleo Crespi), è possibile partecipare a tour organizzati:

  • Sabato e domenica: visite guidate su prenotazione, solitamente al mattino e nel primo pomeriggio.

  • Alcuni tour partono anche dal vicino Museo del Villaggio Operaio.

Come arrivare: Crespi d’Adda si trova tra il fiume Adda e il Canale Industriale ed è raggiungibile in auto (uscita A4 Capriate), oppure in treno fino a Trezzo sull’Adda con successivo spostamento in autobus.

Sacro Monte di Varese

Il Sacro Monte di Varese è un luogo di spiritualità e bellezza paesaggistica che da secoli attira pellegrini e viaggiatori. Parte del gruppo dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, è stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2003, grazie al suo valore artistico, devozionale e ambientale. Questo monte sacro fa parte di un complesso di percorsi devozionali costruiti tra il XVI e il XVII secolo in risposta alla Riforma Protestante, per promuovere una religiosità accessibile e immersiva.

Il percorso si snoda lungo un viale acciottolato di circa 2 km, arricchito da 14 cappelle dedicate ai misteri del Rosario. Ogni cappella è un capolavoro di arte barocca, decorata con affreschi, statue a grandezza naturale e scenografie che riproducono episodi della vita di Cristo. La quindicesima tappa è il Santuario di Santa Maria del Monte, situato in cima al percorso a circa 880 metri di altitudine, con una vista spettacolare sul lago di Varese e sulla pianura lombarda.

Il Sacro Monte si trova a circa 10 km dal centro di Varese, all’interno del Parco Regionale Campo dei Fiori. È facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici. In cima è presente anche una funicolare storica, riattivata in tempi recenti.

Orari di apertura: Il viale delle cappelle è sempre accessibile e gratuito.

Il Santuario di Santa Maria del Monte è aperto nei seguenti orari: Tutti i giorni: 7:00 – 12:00 / 14:30 – 18:30. Orari soggetti a variazione in base alle festività religiose.

Ferrovia Retica del Bernina (Tirano)

trenino rosso del bernina

La Ferrovia Retica che collega Tirano (in Lombardia) a St. Moritz (in Svizzera) è uno dei percorsi ferroviari più spettacolari al mondo. Inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 2008, la tratta fa parte del sito seriale “Ferrovia retica nel paesaggio Albula/Bernina” ed è considerata un capolavoro di ingegneria ferroviaria e armonia paesaggistica.

Conosciuta come Trenino Rosso del Bernina, questa ferrovia attraversa paesaggi alpini mozzafiato, passando per ghiacciai, vallate, ponti vertiginosi e gallerie elicoidali senza mai ricorrere alla cremagliera, nonostante pendenze superiori al 7%.

La partenza italiana è nel pittoresco comune di Tirano, in Valtellina (provincia di Sondrio). Da qui il treno si arrampica verso il Passo del Bernina, a oltre 2.253 metri di quota, per poi ridiscendere in Engadina. Il tragitto è lungo circa 60 km e dura circa 2 ore e 30 minuti.

Il servizio è attivo tutti i giorni, tutto l’anno, con orari che variano in base alla stagione.

Siti palafitticoli preistorici in Lombardia

Siti palafitticoli lombardia

I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino sono un patrimonio unico nel loro genere, inserito nella lista UNESCO nel 2011 come bene seriale che coinvolge sei paesi europei, tra cui l’Italia. In Lombardia sono presenti diversi insediamenti che testimoniano la vita quotidiana di popolazioni preistoriche tra il 5000 e il 500 a.C., in particolare in ambienti lacustri e umidi, dove le palafitte (case su pali) rappresentavano una soluzione abitativa efficace e adattata all’ambiente.

I principali siti lombardi si trovano in:

  • Lago di Varese – località Isolino Virginia, nel comune di Biandronno

  • Lago di Monate, sempre in provincia di Varese

  • Lago di Garda, con il sito di Lucone di Polpenazze, in provincia di Brescia

  • Lago di Pusiano (Como-Lecco)

  • Lago di Mantova, nel Parco del Mincio

Tra i siti UNESCO in Lombardia, questi luoghi conservano resti archeologici di palafitte in legno, ma anche utensili, ceramiche e oggetti della vita quotidiana perfettamente conservati grazie all’ambiente umido.

Complesso di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia

Il Monastero di San Salvatore – Santa Giulia, situato nel cuore di Brescia, è uno dei più affascinanti complessi monastici altomedievali d’Europa. Fondato nel 753 d.C. dal re longobardo Desiderio, questo straordinario luogo racconta oltre mille anni di storia attraverso edifici, affreschi, mosaici e reperti archeologici. Inserito nel 2011 tra i siti UNESCO nell’ambito della serie “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, rappresenta uno dei capisaldi della cultura longobarda in Italia.

Dove si trova: in via dei Musei 81/b a Brescia, nel centro storico, a pochi passi dal Tempio Capitolino e dal Teatro Romano. Fa parte del grande itinerario archeologico noto come Brixia. Parco archeologico di Brescia romana.

Orari di apertura: Il complesso è visitabile come parte del Museo di Santa Giulia, uno dei più importanti musei della Lombardia:

  • Da martedì a domenica: 10:00 – 18:00

  • Lunedì chiuso (eccetto festivi)

  • Accesso a pagamento (con riduzioni per studenti, famiglie e gruppi)

  • È possibile prenotare visite guidate e percorsi didattici

Cosa vedere: il percorso museale si sviluppa in un affascinante itinerario tra domus romane, cripte longobarde, chiese medievali e affreschi rinascimentali. Tra i luoghi più suggestivi:

  • La Basilica di San Salvatore, con colonne romane riutilizzate e architettura altomedievale

  • La cripta e il coro delle monache, da cui le religiose potevano assistere alle funzioni

  • La chiesa di Santa Maria in Solario, con la celebre Croce di Desiderio, reliquiario longobardo ornato da pietre preziose

  • Le sezioni museali dedicate alla città romana, all’epoca medievale e al Rinascimento

Liuteria di Cremona

Liuteria di Cremona

Nel cuore di Cremona si tramanda da secoli un’arte silenziosa e straordinaria: quella della liuteria cremonese, iscritta nel 2012 nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità UNESCO. Si tratta di un sapere artigianale che affonda le radici nel XVI secolo e che ha raggiunto la sua massima espressione con Antonio Stradivari, uno dei più grandi liutai della storia. Ancora oggi, a Cremona si costruiscono a mano violini, viole, violoncelli e contrabbassi secondo tecniche antichissime, tramandate da maestro ad allievo in un processo di apprendimento diretto e rigoroso.

La liuteria non è un singolo sito fisico, ma una rete di botteghe, laboratori, istituti e musei sparsi per il centro di Cremona. Il cuore della tradizione è il Museo del Violino, in Piazza Marconi, accanto al Torrazzo e al Duomo.

A differenza degli altri siti UNESCO lombardi, quello di Cremona è un riconoscimento alla conoscenza vivente, al gesto, al suono e al legame umano che trasforma un pezzo di legno in uno strumento musicale capace di emozionare il mondo intero.

Ogni anno, in ottobre, Cremona ospita la Triennale della Liuteria, un concorso internazionale che richiama i migliori liutai del pianeta

Mura veneziane di Bergamo

Mura Veneziane di bergamo

Le Mura veneziane di Bergamo, entrate a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2017, rappresentano una delle più straordinarie fortificazioni del Rinascimento italiano. Furono costruite tra il 1561 e il 1588 dalla Repubblica di Venezia, che allora governava la città, per proteggere Bergamo da potenziali attacchi provenienti dalla Lombardia spagnola. Oggi costituiscono un raro esempio di cinta muraria perfettamente conservata, lunga oltre 6 km e intervallata da bastioni, porte monumentali e vedute spettacolari.

Le mura circondano l’intera Città Alta di Bergamo, cuore storico e artistico della città. Sono raggiungibili a piedi o con la storica funicolare che collega Città Bassa e Città Alta.

Le mura sono sempre accessibili e gratuite. È possibile percorrerle liberamente a piedi, sia di giorno che di sera, grazie all’illuminazione pubblica. Alcune sezioni sono dotate di pannelli informativi.

Parco Archeologico di Castelseprio – Monastero di Torba

Nel verde della provincia di Varese, tra boschi e colline, si trova il complesso archeologico di Castelseprio e Torba, inserito nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2011 nell’ambito del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. Qui, le tracce di un antico insediamento militare romano e longobardo si fondono con i resti di edifici religiosi e di un monastero femminile medievale, in un contesto naturalistico e spirituale di rara armonia.

Dove si trova:

  • Il sito si estende nei comuni di Castelseprio e Gornate Olona, in provincia di Varese, nel Parco del Ticino.

  • A pochi chilometri da Varese città e facilmente raggiungibile in auto.

Il Monastero di Torba è stato tra i primi beni donati al FAI nel 1977. Oggi ospita eventi culturali, rievocazioni storiche e attività didattiche tutto l’anno.

Monte San Giorgio

Il Monte San Giorgio, situato tra la Lombardia e il Canton Ticino svizzero, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO in due momenti distinti: nel 2003 per la parte svizzera e nel 2010 per quella italiana. Si tratta di uno dei più importanti giacimenti fossiliferi del Triassico medio al mondo, risalente a circa 240 milioni di anni fa, quando l’area era un mare tropicale poco profondo. In quelle acque si depositarono i resti di pesci, rettili marini, invertebrati e piante, conservati oggi in uno stato eccezionale.

La porzione italiana si estende nel territorio del comune di Clivio, in provincia di Varese, all’interno del Parco Regionale del Monte San Giorgio. È facilmente raggiungibile da Porto Ceresio, sul Lago di Lugano.

Edit Template
© 2024 Powered by USB S.p.A Privacy PolicyCookie Policy