Milano-Cortina 2026: Costi, Stato dei Lavori e Sfide delle Olimpiadi Invernali

Le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 rappresentano un appuntamento storico per l’Italia, che tornerà a ospitare i Giochi invernali a vent’anni di distanza da Torino 2006. L’evento, attesissimo dagli appassionati di sport e dagli operatori del settore turistico, porterà sotto i riflettori due delle località più iconiche del Paese: Milano, capitale economica e centro nevralgico dell’innovazione, e Cortina d’Ampezzo, perla delle Dolomiti e simbolo del turismo alpino di lusso.

Indice

Nonostante l’entusiasmo e le aspettative altissime, l’organizzazione dei Giochi ha dovuto affrontare una serie di difficoltà legate a costi in aumento, ritardi nei lavori e controversie su alcune infrastrutture chiave. In questo articolo analizziamo lo stato di avanzamento delle opere, il budget complessivo, le sfide logistiche e i potenziali benefici economici per il Paese.

Costi e Aumenti di Budget

Quando l’Italia vinse la candidatura per ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026, il budget inizialmente stimato per le spese operative si aggirava attorno a 1,2 miliardi di euro. Questo importo doveva essere coperto da:

  • 500 milioni di euro dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO),
  • 300 milioni da finanziamenti locali e statali,
  • Il resto da sponsor, merchandising e vendita di biglietti.

Tuttavia, con l’avanzare della progettazione e la definizione delle infrastrutture necessarie, le previsioni di spesa sono lievitate notevolmente. A settembre 2023, un aggiornamento del piano delle opere olimpiche ha rivelato che i costi totali sono saliti a 3,6 miliardi di euro, con un aumento del 200% rispetto alle previsioni iniziali.

Principali voci di spesa

I costi più elevati riguardano soprattutto:

  • Pista da bob, skeleton e slittino a Cortina d’Ampezzo: il rifacimento della storica pista Eugenio Monti, inutilizzata da anni, ha sollevato numerose polemiche. Con un costo stimato di 118 milioni di euro, alcuni esperti ritengono che potrebbe diventare una cattedrale nel deserto, poiché il bob è uno sport poco praticato in Italia e i costi di manutenzione della struttura sarebbero proibitivi.
  • Miglioramento delle infrastrutture di trasporto: circa 1,5 miliardi di euro sono stati stanziati per modernizzare la rete stradale e ferroviaria, con particolare attenzione ai collegamenti tra le sedi di gara.
  • Villaggi Olimpici: la realizzazione degli alloggi per atleti e delegazioni, che dopo i Giochi saranno riconvertiti in studentati e residenze, ha richiesto ingenti investimenti per garantire sostenibilità e utilizzo a lungo termine.

Stato di Avanzamento dei Lavori

A meno di due anni dall’inizio delle competizioni, la situazione delle infrastrutture olimpiche presenta un quadro contrastante. Alcuni progetti procedono secondo i piani, mentre altri stanno incontrando ritardi e problemi tecnici.

Pista da Bob a Cortina d’Ampezzo

Il progetto più discusso è la ricostruzione della pista di bob, skeleton e slittino a Cortina, che ha subito diversi ostacoli burocratici e logistici. A febbraio 2025, il cantiere ha anche subito un atto di sabotaggio, con la rimozione di un tubo di refrigerazione, causando ritardi temporanei nei lavori. Tuttavia, le autorità hanno assicurato che la pista sarà completata entro marzo 2025, permettendo la pre-omologazione prima dei Giochi.

Villaggio Olimpico di Milano

Il Villaggio Olimpico di Milano, situato nell’area dello Scalo di Porta Romana, è uno dei progetti più ambiziosi di questa edizione dei Giochi. Attualmente, i lavori sono a buon punto e, una volta terminati i Giochi, la struttura verrà riconvertita nel più grande studentato d’Italia, con circa 1.700 posti letto.

Miglioramenti infrastrutturali

  • Strade e ferrovie: sono in corso importanti interventi per garantire collegamenti più rapidi ed efficienti tra Milano, la Valtellina e Cortina.
  • Impianti sportivi: la maggior parte delle strutture esistenti verrà modernizzata anziché costruita da zero, in linea con i criteri di sostenibilità ambientale richiesti dal CIO.

Sfide e Criticità

Nonostante i progressi, l’organizzazione dei Giochi sta affrontando diverse problematiche:

  • Aumento dei costi oltre le previsioni, con la necessità di ulteriori fondi pubblici.
  • Ritardi nei lavori, specialmente per alcune infrastrutture chiave.
  • Preoccupazioni sulla sostenibilità: alcuni impianti, come la pista di bob, potrebbero avere scarso utilizzo dopo i Giochi, con il rischio di diventare strutture inutilizzate e costose da mantenere.
  • Logistica complessa: la distanza tra le diverse sedi (Milano e Cortina distano oltre 400 km) rende gli spostamenti più complicati rispetto ad altre edizioni.

Benefici e Impatto Economico

Nonostante le difficoltà, Milano-Cortina 2026 rappresenta una grande opportunità per l’Italia. Secondo alcune stime, l’evento avrà un impatto positivo su diversi settori:

  • Turismo: si prevede un incremento dei visitatori non solo durante i Giochi, ma anche nei mesi e anni successivi. Milano e Cortina beneficeranno di una maggiore visibilità internazionale, attirando turisti e investimenti.
  • Crescita del PIL: i lavori infrastrutturali e l’aumento dell’occupazione potrebbero generare miliardi di euro di valore economico per il Paese.
  • Occupazione: migliaia di posti di lavoro sono stati creati durante la fase di preparazione e altri ne verranno generati per la gestione dell’evento.

 

Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresentano una sfida ambiziosa per l’Italia. Tra costi in aumento, ritardi nei lavori e controversie su alcune infrastrutture, il percorso non è stato privo di ostacoli. Tuttavia, se ben gestite, queste Olimpiadi potrebbero lasciare un’eredità positiva per il Paese, migliorando le infrastrutture, potenziando il turismo e creando nuove opportunità economiche.

Resta da vedere se, nei prossimi mesi, gli organizzatori riusciranno a rispettare le scadenze e a garantire il successo di un evento che punta a essere innovativo, sostenibile e memorabile

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